Carta delle colonie greche in Italia con i dialetti greci parlati. Da http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Magna_Graecia _ ancient_colonies_and_dialects-en.svg#/media/File:Magna _Graecia_ancient_colonies_and_dialects-en.svg |
cia.html: L'insediamento dei coloni greci nella Magna Grecia (e più in generale sul suolo italico n.d.r.) ebbe luogo in due fasi.
- La prima fase, in ordine sparso e a opera di gruppi di Achei, (intesi come popolazioni che costituivano la civiltà Micenea n.d.r.) avvenne in età arcaica, tra i secoli XV e XIV a.C., e il ricordo sopravvisse nei racconti degli avventurosi viaggi verso l'Occidente favoloso (ciclo troiano) e nei santuari di divinità ctonie (divinità generalmente femminili legate ai culti di dèi sotterranei, personificazioni di forze sismiche o vulcaniche n.d.r.) che ancora in epoca storica sorgevano al di fuori delle città (come conferma l'archeologia). Quel remoto flusso immigratorio si interruppe verso il sec. XII a.C., forse come conseguenza dell'invasione dorica della Grecia, che spinse gli Achei verso l'Asia Minore.
- Nella seconda fase i flussi, in forme più regolari e massicce, avvennero nel sec. VIII a.C., o per effetto dei rapidi incrementi demografici nelle città greche di provenienza, o per contrasti di fazioni scoppiati in esse, o per attivismo piratesco-commerciale e si sviluppò specialmente in alcune direzioni: i Calcidesi (della città di Calcide, nell'isola Eubea n.d.r.) verso la Campania e lo stretto di Messina (Cuma, Velia, Reggio), i Dori nella Sicilia (Siracusa, Agrigento), gli Achei del Peloponneso (stanziati nell'Acaia n.d.r.) verso la costa calabra (Sibari, Crotone, Metaponto) e gli Spartani verso il golfo di Taranto. Gli antichi empori divennero vere e proprie colonie di popolamento grazie ad un'agricoltura che si fece prospera nelle piane dell'entroterra, lungo i corsi d'acqua. Le antiche popolazioni locali, varie per stirpe e linguaggio, furono sottomesse o assimilate o ricacciate verso l'interno. Lo sviluppo urbanistico fu rapido, con l'affermazione di alcune città dalle piante regolari che operarono concentrazioni territoriali che si dotavano di costituzioni anche più evolute di quelle della madrepatria (come quelle a opera di Caronda a Reggio e di Zaleuco a Locri Epizefiri), arricchendosi di templi fastosi di cui rimangono oggi resti grandiosi (come a Posidonia, Selinunte, Segesta e Agrigento), sviluppando produzioni d'arte locale (famose le terrecotte di Locri), creando attive scuole filosofiche (quella eleatica di Parmenide a Velia e il pitagorismo a Crotone) e diffondendo l'alfabeto tra gli Italici. Il massimo splendore si ebbe nella Magna Grecia tra i secoli VI e V a.C.: le emissioni monetarie in oro, argento e bronzo del tempo testimoniano il grado di prosperità raggiunto. Gli apporti degli indigeni italici diedero poi una particolare fisionomia alle espressioni delle arti locali.
Operate le concentrazioni locali, con fondazione di numerose nuove città, non mancarono tentativi di sopraffazione delle une a danno delle altre, ripetendosi gli aspri particolarismi delle città greche di provenienza: nel 540 a.C., Siris, sulla costa lucana fu distrutta da una coalizione achea e la stessa sorte toccò nel 510 a Sibari, rasa al suolo dai Crotoniati. Vi furono però anche seri tentativi di concentrazioni politiche ad ampio raggio, come in occasione delle guerre contro i Cartaginesi in Sicilia e contro le popolazioni osche in discesa dall'Appennino nell'Italia meridionale, a iniziativa, specialmente nel sec. VI-V a.C., di tiranni locali. Gelone di Siracusa nel 480 sconfisse, assieme a Terone di Agrigento, i Cartaginesi a Imera, ponendo le premesse di una rapida espansione siracusana che provocò più avanti l'intervento di Atene in appoggio a Leontini: la spedizione ateniese si risolse in un disastro (413 a. C.) ma anche Siracusa ne uscì indebolita nella lotta con Cartagine e solo il tiranno Dionisio I riuscì a ripristinare, nella prima metà del sec. IV a.C., la sua egemonia in quasi tutta la Sicilia e nella stessa Calabria, con la presa di Reggio e di Crotone. Taranto aveva raggiunto, nelle contese locali, un alto grado di potenza ma nella seconda metà del sec. IV a.C. fu costretta a richiedere, a più riprese, aiuto a Sparta per difendersi dalla pressione delle popolazioni italiche e successivamente a far intervenire Pirro per tener testa a Roma finendo, nel 272 a.C., con tutta l'Italia meridionale, sotto il dominio romano dopo il rientro di Pirro in Grecia.
Nel contrasto che seguì tra Roma e Cartagine durante la I e la II guerra punica, anche la Sicilia cadde sotto il dominio di Roma (Siracusa fu espugnata da Marcello nel 212 a.C.), diventando, con la sua economia agricola a intensa produzione, granaio di Roma. Le vicende connesse con la spedizione di Pirro prima e con le guerre puniche poi, provocarono una generale decadenza della Magna Grecia, la quale però continuò ad avere grande influsso sul piano culturale e religioso, specialmente con l'immigrazione a Roma di suoi elementi. Uno schiavo di Taranto fu il primo poeta romano, Livio Andronico ed erano oriundi greci dell'Italia meridionale gli altri poeti della prima letteratura latina, come Nevio, Ennio, Pacuvio. La Magna Grecia, anche se aveva perduto la sua autonomia politica, continuò così nella sua funzione di irradiamento in Occidente della civiltà ellenica. La presenza greca lasciò tracce indelebili nell'Italia meridionale e in Sicilia, mentre i moderni grecismi nei linguaggi locali derivano dalle migrazioni e dominazioni dell'impero romano costantinopolitano (detto bizantino).
Da http://it.wikipedia.org/wiki/Magna_Grecia: Dopo che i greci ebbero colonizzato il Mar Egeo, tra l'VIII ed il VII secolo a.C., nuove genti di civiltà greca (mercanti, contadini, allevatori, artigiani) comparvero nella parte meridionale dell'Italia (nelle attuali Basilicata, Calabria, Campania e Puglia) nell'ambito di un flusso migratorio originato da singole città della Grecia antica, motivato sia dall'interesse per lo sviluppo delle attività commerciali che da tensioni sociali dovute all'incremento della popolazione a cui la magra produzione agricola non riusciva a dare sostentamento. Queste genti, giunte sulle coste Italiche fondarono diverse città quali Kyme e Metapontion, poi Taras e Rhegion.
Per tradizione, la località dove
stabilirsi era individuata seguendo l'indicazione che dava l'Oracolo
del Santuario di Apollo a Delfi, che veniva interrogato dall'ecista,
colui che era stato posto a capo degli aspiranti coloni.
Le differenti stirpi
Carta con sottolineate le città di Calcide, Cuma (eolica) e Focea. |
Percorso dall'isola Eubea all'isola di Ischia |
I fondatori della nuova colonia trovarono un terreno particolarmente fertile ai margini della pianura campana e pur continuando le loro tradizioni marinare e commerciali, rafforzarono il loro potere politico ed economico proprio sullo sfruttamento della terra ed estesero il loro territorio, nonostante le mire dei popoli confinanti.
Cuma fu la colonia che diffuse in
Italia la cultura greca, diffondendo l'alfabeto calcidese, che
assimilato e fatto proprio dagli Etruschi e dai Latini, divenne
l’alfabeto della lingua e della letteratura di Roma e poi di tutta
la cultura occidentale.
Tante furono le battaglie che i Cumani combatterono per difendere la propria terra dagli attacchi degli Etruschi di Capua, degli Aurunci e dalle popolazioni interne della Campania. Intimamente legato a Cuma è il mito
della Sibilla Cumana. Già dal terzo libro dell'Eneide è scritto che
Enea, se vorrà finalmente trovare la terra destinata al suo popolo
dagli dei, dovrà recarsi ad interrogare l'oracolo di Cuma (Eneide,
III, 440-452). Oggi Cuma (Cumae in latino) è un sito archeologico della città metropolitana di Napoli, nel territorio dei comuni di Bacoli e di Pozzuoli, localizzato nell'area vulcanica dei Campi Flegrei e l'antro della Sibilla costituisce
un'attrazione turistica di notevole interesse.
Tra il 756 a.C. ed 743 a.C., coloni che provenivano dalla stessa città euboica di Calcide, fondarono le due città di Zancle (Messina) e Rhegion (Reggio), rispettivamente sulla sponda siciliana e quella calabrese dello stretto che separa le due terre.Prospetto con le derivazioni dall'alfabeto fenicio degli alfabeti greci, dall'alfabeto greco occidentale di Calcide deriveranno poi l'etrusco e il latino. |
Carta con sottolineate Acaia e Locride. |
Negli anni successivi, Greci di stirpe achea (dall'Acaia, che parlavano il dialetto acheo) fondarono, sul litorale ionico, prima Sybaris (Sibari, nel 720 a.C.) e poi Kroton (Crotone, nel 710 a.C.), spinti dalla necessità di sfuggire carestie e sovrappopolazione. Sempre sullo Ionio, secondo fonti tramandate dallo storico Eusebio di Cesarea, alcuni coloni spartani (che parlavano un dialetto dorico) fondarono la città di Taras (Taranto, nel 706 a.C.).
Carta con sottolineate Megara, Corinto e Sparta. |
Carta delle colonie greche in Sicilia con date di fondazione e origini dei fondatori, sub-colonie comprese. http://commons.wikimedia.org/wiki/ File:Les_fondations_(premi%C3% A8re_et_secondaire)_grecques_ des_cit%C3%A9s_de_Sicile_%26_ dates_de_fondations.jpg#/media/ File:Les_fondations_(premi%C3% A8re_et_secondaire)_grecques _des_cit%C3%A9s_de_Sicile _%26_dates_de_fondations.jpg |
Moneta con foca, di Focea. |
A Focea, la presenza di due porti
naturali permise lo sviluppo della flotta navale e del commercio
marittimo.
Pentecontera |
Per "Elenco degli storici antichi dell'Occidente" clicca QUI
Carta dell'antica Grecia con i vari dialetti parlati. |
Nel tempo le nuove città greche, sia per ragioni politiche che di sovrappopolazione, commerciali e di controllo del territorio, ampliarono la loro presenza in Italia, espandendo di fatto la civiltà greca a tutto il territorio oggi chiamato Calabria, allora conosciuto come Enotria o Italia e ad altre zone. I reggini fondarono Pyxus (Policastro Bussentino) in Campania; i locresi fondarono Medma (Rosarno) passando da Città-forte (Polistena) e Hipponion (Vibo Valentia) in Calabria; i sibariti rivitalizzarono i centri indigeni di Laos e Skydros in Calabria e fondarono Poseidonia (Paestum), in Campania; i crotoniati fondarono Terina e Skylletion (a Roccelletta di Borgia) e parteciparono alla fondazione di Kaulon (vicino a Monasterace marina) in Calabria; gli zanclei fondarono Metauros (Gioia Tauro) in Calabria. Continue furono invece le aggressioni dei tarantini condotte ai danni dei vicini Peucezi e Messapi, culminate nella definitiva sconfitta subita ad opera degli Iapigi nel 473 a.C., annoverata dallo storico greco Erodoto tra le più gravi inflitte a popolazioni di stirpe greca. Sarà l'arrivo delle legioni romane avvenuto tra il 290 ed il 280 a.C., a sancire il passaggio sotto la protezione ed il dominio di Roma di tutte le città greche della penisola italiana.
Sub-colonie in Sicilia
Genti di Zancle fondarono poi Himera, genti di Naxos Catana e Leontinoi, i megaresi fondarono Selinus (Selinunte), i siracusani fondarono Casmenai, Akrai e Camarina ed infine le genti di Gela fondarono Akragas (Agrigento). Panormos (Palermo) era invece cartaginese.
Colonie greche nell'Adriatico
Un intenso programma di colonizzazione fu intrapreso da Siracusa, all'epoca della tirannide di Dionisio il grande, intorno al 387-385 a.C.
Questo fenomeno interessò tutto l'Adriatico, e in particolare portò alla fondazione in Italia di Ankon (Ancona) e una sorta di rifondazione di Adria (pare che Adria sia stata fondata dai Pelasgi nel XIII sec. a.C., poco dopo aver fondato Spina); nella costa dalmata si vide la fondazione di Issa (attuale Lissa), Pharos (attuale Cittavecchia di Lesina), Dimos (attuale Lesina) e Korkyra Melaina (attuale Curzola). Issa a sua volta poi fondò Tragyrion (attuale Traù) ed Epetion. Nella costa albanese venne fondata invece Lissos (attuale Alessio).
Mappa dell'antica Siracusa, con indicata la fonte Aretusa nell'isola Ortigia. |
I
discendenti delle genti greche stabilitesi nella Penisola italiana raggiunsero la massima ricchezza
economica, a cui s'aggiunse lo splendore in campo culturale ed
artistico, avendo proseguito l'evoluzione della Civiltà Greca in
letteratura, filosofia e arte, con punte di sviluppo spesso superiori
alla stessa madrepatria.
Come conseguenza di questa realtà di
grande splendore, le zone colonizzate nella penisola italiana ci
sono state tramandate col nome di Magna Grecia (Megàle
Hellàs): un nome che volle testimoniare l'orgoglio per aver dato
vita, lontano dalla Grecia, ad una comunità di Greci che aveva
raggiunto così alti livelli in campo sociale, culturale ed
economico, da poter essere considerata più "grande" della stessa madrepatria.
La definizione ricorre per la prima volta in Polibio (II 39, 7), ma certamente verso il III secolo a.C. si cominciò a definire le colonie greche dell'Italia meridionale come facenti parte della Magna Grecia (Megàle Hellàs), definizione che si presume sia stata coniata nelle colonie stesse, per mostrare la loro grandezza in relazione alla vecchia Grecia. Il termine Magna Grecia si riferisce
quindi alle popolazioni e civiltà, piuttosto che ad un'entità
territoriale e politica.
Le colonie adriatiche siracusane non vengono annoverate in senso stretto come parte della Magna Grecia ma sono di essa un'importante espansione.
In Sicilia sorsero diverse colonie
greche, come Zankle (Messina), Naxos, Selinus (Selinunte) e l'influente Syraka (Siracusa), anche se secondo i
greci antichi non facevano parte della cosiddetta Magna Grecia, a
differenza di quello che invece ritennero gli storici romani.
Da https://it-it.facebook.com/storiaantica/posts/558983327493765: Rilevante fu la colonizzazione greca nelle terre d’occidente. Fondazione dei corinzi fu Siracusa (destinata a divenire la piú grande città greca dell’occidente) attorno al 733; da Siracusa furono fondate Akre e Camarina. Coloni di Calcide ed Eretria si insediarono nell’isola di Pitecussa (Ischia), forse per i giacimenti di rame, attorno al 770-760 (lo stanziamento piú antico dei greci in occidente); questi stessi coloni fondarono Kyme (in latino Cumae), Cuma fondó Neaples (Napoli) attorno al 660. Altri emigranti da Calcide fondarono Zankle (Messana), Mylai (Milazzo), Nasso, Lentini, Katane (Catania); da Zankle furono fondate Rhegion (Reggio Calabria) e Imera. I magaresi fondarono Megara o Iblea (728), da Megara Iblea fu fondata Selinunte. Da Rodi e da Creta, gruppi di coloni fondarono Gela che a sua volta fondó Akragas (Agrigento) attorno al 580. Dagli “achei” (Acaia) del Peloponneso nord-occidentale furono fondate Sibari, Crotone e Metaponto (dal 720 circa); da queste città fu fondata Poseidonia (Paestum). Attorno al 706, coloni di Sparta fondarono Taras (Taranto). Dai locresi fu fondata Locri Epizefiri, a sud di Crotone. Per motivi ignoti, le zone d’insediamento dei greci in Italia meridionale prese il nome di Magna Grecia. Notevole fu, anche nei mari di occidente, l’attività dei coloni di Focea, i quali, intorno al 600 fondarono Massalia (Marsiglia), dalla quale essi si spinsero a colonizzare vari punti delle coste della Spagna settentrionale e della Corsica. Né rimasero assenti, i coloni greci, dalle coste africane, benché la maggior parte di queste, verso occidente (dalla Tripolitania al Marocco), fosse già colonizzata dai fenici. Coloni dorici, partiti dall’isola di Tera, fondarono Cirene, dalla quale tutta la regione circostante ha preso il nome di “Cirenaica”. In Egitto, Naucrati sul delta del Nilo, non era una pólis sovrana, ma uno stanziamento commerciale di molte póleis greche costruito sul territorio egizio col permesso del faraone. Verso la fine del VI secolo a.C. il movimenti migratorio dei Greci, dopo aver disseminato di città tutte le coste del Mediterraneo, dovette segnare il passo: in occidente fu bloccato dalla progressiva resistenza di cartaginesi ed etruschi, mentre in oriente dai persiani.
Durante la seconda guerra punica, che iniziò nel 218 a.C., numerose città greche furono coinvolte nell'alleanza con Roma o con Annibale, fornendo aiuti militari. Segue quindi un'elenco delle colonie greche coinvolte.
Da http://poliremi.altervista.org/greci8.html: Città greche d'Hispania e di Gallia: al nome della città seguono le trasformazioni del nome e la popolazione greca fondatrice della città. (Per focei si intendono le genti provenienti dalla ionica Focea, in Asia Minore, n.d.r.)
Da https://it-it.facebook.com/storiaantica/posts/558983327493765: Rilevante fu la colonizzazione greca nelle terre d’occidente. Fondazione dei corinzi fu Siracusa (destinata a divenire la piú grande città greca dell’occidente) attorno al 733; da Siracusa furono fondate Akre e Camarina. Coloni di Calcide ed Eretria si insediarono nell’isola di Pitecussa (Ischia), forse per i giacimenti di rame, attorno al 770-760 (lo stanziamento piú antico dei greci in occidente); questi stessi coloni fondarono Kyme (in latino Cumae), Cuma fondó Neaples (Napoli) attorno al 660. Altri emigranti da Calcide fondarono Zankle (Messana), Mylai (Milazzo), Nasso, Lentini, Katane (Catania); da Zankle furono fondate Rhegion (Reggio Calabria) e Imera. I magaresi fondarono Megara o Iblea (728), da Megara Iblea fu fondata Selinunte. Da Rodi e da Creta, gruppi di coloni fondarono Gela che a sua volta fondó Akragas (Agrigento) attorno al 580. Dagli “achei” (Acaia) del Peloponneso nord-occidentale furono fondate Sibari, Crotone e Metaponto (dal 720 circa); da queste città fu fondata Poseidonia (Paestum). Attorno al 706, coloni di Sparta fondarono Taras (Taranto). Dai locresi fu fondata Locri Epizefiri, a sud di Crotone. Per motivi ignoti, le zone d’insediamento dei greci in Italia meridionale prese il nome di Magna Grecia. Notevole fu, anche nei mari di occidente, l’attività dei coloni di Focea, i quali, intorno al 600 fondarono Massalia (Marsiglia), dalla quale essi si spinsero a colonizzare vari punti delle coste della Spagna settentrionale e della Corsica. Né rimasero assenti, i coloni greci, dalle coste africane, benché la maggior parte di queste, verso occidente (dalla Tripolitania al Marocco), fosse già colonizzata dai fenici. Coloni dorici, partiti dall’isola di Tera, fondarono Cirene, dalla quale tutta la regione circostante ha preso il nome di “Cirenaica”. In Egitto, Naucrati sul delta del Nilo, non era una pólis sovrana, ma uno stanziamento commerciale di molte póleis greche costruito sul territorio egizio col permesso del faraone. Verso la fine del VI secolo a.C. il movimenti migratorio dei Greci, dopo aver disseminato di città tutte le coste del Mediterraneo, dovette segnare il passo: in occidente fu bloccato dalla progressiva resistenza di cartaginesi ed etruschi, mentre in oriente dai persiani.
Carta con le alleanze nella Magna Grecia durante la seconda guerra punica. Da: http://poliremi.altervista.org/greci8.html |
Da http://poliremi.altervista.org/greci8.html: Città greche d'Hispania e di Gallia: al nome della città seguono le trasformazioni del nome e la popolazione greca fondatrice della città. (Per focei si intendono le genti provenienti dalla ionica Focea, in Asia Minore, n.d.r.)
Agutha (Agde) (focei)
Emporiae (Ampurias-Emporium) (focei)
Massilia (Massalia-Marsiglia) (focei)
Maenaca (Malaga) (focei)
Monoecus (Portus Herculis
Monoeci-Monaco) (focei)
Nicaea (Nizza) (focei)
Rhodae (Rosas) (rodii e focei)
Sagunto (Sacinto) (ardiei?)
Stoechades (Isole d'Hyères) (focei)
Tarraco (Tarragona) (focei)
Preciso che Capua (Santa Maria Capua Vetere) fu fondata nel 470 a.C.dagli etruschi, non greci ma probabilmente di stirpe pelasgica. Per "Evidenze storiche nel mito della fondazione di Roma" clicca QUI.
Segue un elenco delle città fondate dai Greci in suolo italico, chiamati perciò italioti: al nome della città segue l'anno di fondazione, la/le popolazione/i greca/che fondatrice/i della città e le trasformazioni del nome della città.
Segue un elenco delle città fondate dai Greci in suolo italico, chiamati perciò italioti: al nome della città segue l'anno di fondazione, la/le popolazione/i greca/che fondatrice/i della città e le trasformazioni del nome della città.
- Akragas (582 a.C.)
(dorica-rodiesi+cretesi-gelani) Agrigento
- Akre (663 a.C.) (siracusani).
- Casmene (643 a.C.) (siracusani)
- Casmarina (598 a.C.) (siracusani)
Kamarina
- Catana (730 a.C.)
(calcidica-jonica-Nasso)
- Caulonia (700 a.C.) (achei)
- Crotone (753 a.C.) (achei)
- Cumae (760 a.C.)
(calcidica-jonica-eubea) Cuma.
- Elea (536 a.C.) (jonica-focesi)
Hyele-Velia
- Dikerachia (531 a.C.) (samii)
Puteoli-Pozzuoli
- Gallipoli (500 a.C.) (achei)
- Gela (605 a.C.)
(dorica-rodii+cretesi)
- Heraclea (433 a.C.) (achei-taranto)
- Heraklea minoa (?) (cretesi-megaresi
iblei)
- Imera (648 a.C.) (jonica-eubei)
- Laos (650 a.C.) (achei)
- Leontinoi (750 a.C.)
(calcidica-jonica-eubei-nasso) Leontini
- Lipara insulae - Aeoliae (580 a.C.)
(cnidi+rodiesi) Isole Eolie
- Locri Epizephiria (683 a.C.)
(locresi-ozolii)
- Megara iblea (728 a.C.)
(achei-megaresi)
- Messana (667 a.C.)
(dorica/messeni-eubei) Zancle-Messina
- Metaponto(900-773
a.C.)(680a.C.)(Nestore-epeo/achei). Fonti antiche riportano che
Metaponto fu fondata dall'eroe greco Nestore di ritorno dalla guerra
di Troia, e che vi fossero state due Metaponto, una risalente appunto
a quel tempo, ed un'altra achea, di età storica.
- Milae (717 a.C.) (eubei) Milazzo
- Naxos (757a.C.)
(calcidica-jonica-eubei) limitrofa a Tauromenium-Taormina.
- Neapolis (530 a.C.) (calcidica-jonica) vedi Partenope
- Paestum (510 a.C.) (achei-sibariti) vedi Posidonia
- Neapolis (530 a.C.) (calcidica-jonica) vedi Partenope
- Paestum (510 a.C.) (achei-sibariti) vedi Posidonia
- Partenope (limitrofa a Neapolis) (675
a.C.) (eubei)
- Posidonia (limitrofa a Paestum) (675
a.C.) (achei)
- Pythecusae (775 a.C.) (eubei)
- Pyxus (650 a.C.) (jonica)
- Rhegion (723 a.C.)
(calcidica-jonica/messeni) Reggio
- Selinus (645 a.C.) (megaresi iblei)
Selinunte
- Salapia (?) (rodii)
- Siri (675 a.C.) (colofone)
- Sybaris (725 a.C.) (achei) Sibari
- Syracusae (732 a.C.) (corinzii) Siracusa. In breve tempo la polis di Siracusa crebbe, espandendosi e fondando tre subcolonie con funzione militare, site nella cuspide della Sicilia sud-orientale: Acre, Casmene ed Eloro. In seguito, nel 598 a.C., fonderanno Kamarina.
- Tarentum (707 a.C.) (dorica/lacedemoni) Taranto
- Tarentum (707 a.C.) (dorica/lacedemoni) Taranto
- Tauromenium (736
a.C.)(calcidica-jonica) Taormina
- Thurii (444 a.C.) (achei-ateniesi)
- Uria (320 c.C.) (cretesi). Yria, (Ύρια in greco antico) comunemente indicata come Uria, era un'antica città del Gargano settentrionale, probabilmente situata nella zona tra il Lago di Varano e Vieste.
- Uria (320 c.C.) (cretesi). Yria, (Ύρια in greco antico) comunemente indicata come Uria, era un'antica città del Gargano settentrionale, probabilmente situata nella zona tra il Lago di Varano e Vieste.
- Vibo (600 a.C.) (locresi)
Hypponium-Monteleone
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